9 febbraio 2018

Fritole veneziane per il Calendario del Cibo Italiano


E cosa non c'è di più simpatico e accattivante da degustare delle tradizionali fritoe venessiane? E' impossibile resistere, son peggio delle ciliegie, una tira l'altra :-))
Siamo ufficialmente nella settimana carnevalesca; domani sarà la volta di Verona con la grande sfilata del venerdì gnocolar, al termine della quale tutti in piazza San Zeno per la tradizionale gnoccolata comune. Io preparerò una vagonata di gnocchi tricolore (bianchi, rosa con la barbabietola e verdi col cavolo nero) con le mie allieve per poi gustarceli come da tradizione.
I dolci che faranno poi capolino saranno i caratteristici galani e le fritole, le caratteristiche frittelle.
L'altro giorno ho galanato alla grande con amiche e allieve, la giornata di frittura dolce è diventata quasi un appuntamento tradizionale fra noi :-); ma non abbiamo avuto tempo di riprovare la ricetta di frittelle trovata su un numero della Cucina Italiana di qualche anno fa.
Il risultato allora fu molto soddisfacente, sia dal punto di vista esecutivo, per niente difficili, che gustativo: approvate alla grande, quindi urge rimediare in fretta nei prossimi giorni prima che il Carnevale finisca!


fritole veneziane


Ingredienti:

500 g di farina 00
300 g di latte tiepido
100 g di uvetta *
80 g di pinoli *
80 g di zucchero semolato
20 g di lievito di birra
3 uova
la buccia di mezza arancia
la buccia di mezzo limone
un bicchierino di grappa
vino bianco
zucchero a velo o semolato per guarnire
olio di arachide per friggere

* non ho messo uvetta e pinoli ma 2 mele grattugiate

 fritole veneziane




Mettere l'uvetta in ammollo in mezzo bicchiere di vino bianco.
Sciogliere il lievito nel latte tiepido.
In una ciotola mettere la farina setacciata con lo zucchero e un pizzico di sale, fare la fontana e al centro romperci le uova, sbatteerle bene e incorporare un pochino di farina.
Con una frusta iniziare ad impastare aggiungendo il latte col lievito e la buccia degli agrumi.
Scolare l'uvetta ed unirla all'impasto insieme al vino e alla grappa.
Lasciare lievitare per un'ora/un'ora e mezza coperto ed in luogo caldo.
Incorporare i pinoli mescolando con un cucchiaio (io la mela).
Riscaldare l'olio e quando ben bollente friggere le frittelle versando un po' di impasto alla volta col cucchiaio finchè ben dorate (cuocerle bene altrimenti l'interno resta crudo).
Scolare prima su un colino poi su carta assorbente, cospargere di zucchero a velo o passarle in quello semolato e servire.

Quando friggo, ricopro bene i fuochi con alluminio: restano così quasi puliti :-)

La chicca in più: finestre aperte, incensi accesi, cappe al massimo, lampe berger al profumo preferito, tutto aiuta per evitare che l'odore di fritto ristagni dentro casa ... ma una o due gocce di olio 31 nell'olio di frittura (messo da freddo) sarà indispensabile! (ed il fritto non ne risente, provare per credere!)

 
Venetian Fritters


Tomorrow Verona will have the biggest Carnival show of the year, the grand parade named venerdì gnocolar, meting then in Piazza San Zeno for the traditional gnocchi for everyone and traditional galani and fritole (fritters) will be served for dessert.
The other day I made a lot of galani with ​​friends, sweet fry day has become almost a tradition among us :-); but had no time for this fritters recipe I found on the best Italian cooking magazine,
Cucina Italiana some years ago. The result was very satisfactory, easy to do and delicious to taste, which means totally approved. So will have to make them in the next days before Carnival is over :-))


fritole veneziane



You need:

500 g all-purpose flour
300 lukewarm milk
100 g raisins *
80 g pine nuts *
80 g ogranulated sugar
20 g fresh yeast
3 eggs
zest of half an orange
zest of half a lemon
a very small glass of grappa (or vodka)
half a glass of white wine
granulated or powdered sugar for garnish
peanut oil for frying

* I just used 2 grated apples instead of raisins and pine nuts


 fritole veneziane

Put the raisins to soak into white wine.
Dissolve yeast in milk.
Pour sifted flour, sugar and a pinch of salt ina large bowl, make a well in the center and break eggs into, beat eggs well with a fork then incorporate a little flour.
 Pour milk with dissolved yeast little by little and use whisk to mix and amalgamate the compound.
Add citrus zest, drained raisins (or grated apples), wine used for soaking and grappa.
Let rise for an hour/an hout and a half covered and in a warm place.
Add then pine nuts, stirring carefully with a spoon.
Heat oil and when very hot fry the fritters slipping a little compund with a spoon.
When golden (and make sure they are otherwise they won't cook well inside) drain first in a sieve and then on paper towels.
Sprinkle with powdered or granulated sugar still warm and serve.

When I fry, I cover my stove with aluminum: it won't get dirty that much :-)

One more tip: open windows, lit incense, hoods up, lampe berger with favorite fragrance, all helps to prevent the awful smell of fried food in the house ... but one or two drops of oil 31 into frying oil (when cold) will be essential! (and food not affected, try it!)



365 giorni di festa per celebrare le glorie della nostra cucina: 
la più famosa, la più bella (e buona) del mondo!
La festa del cibo che si rinnova ogni giorno,
attraverso la celebrazione dei piatti e dei prodotti che hanno reso unica la cucina italiana,
in Italia e nel mondo.

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